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Il finocchio selvatico è una delle piante perenni spontanee più diffuse in Sardegna, che offre nutrimento in tutte le stagioni. Fin dall’antichità se ne utilizzavano i semi per preparare il pane, e nell’antica Grecia troviamo un curioso aneddoto. Non molti sanno infatti che la parola “Marathon”, toponimo del celebre teatro della vittoria sui Persiani e nome della più famosa disciplina olimpica, significa proprio “campo di finocchi”.
Pompia
Uno degli agrumi più rari al mondo, la pompia è un vero “unicum” della flora sarda, in particolare della Valle dei Cedri, lungo il fiume Cedrino citato nelle opere di Grazia Deledda. Secondo la leggenda, sarebbe stata introdotta nel bacino mediterraneo dopo la spedizione di Alessandro Magno in Asia e nella cultura popolare viene usata da secoli per dolci tradizionalmente associati, per la preziosità del frutto, alle più importanti festività e celebrazioni.
Mirto
Espressione della cultura sarda, il mirto è celebrato dai più importanti popoli antichi, intrecciandosi con miti e leggende. Era associato alle divinità femminili e si utilizzava come buon auspicio per i naviganti, simboleggiando l’accoglienza mediterranea. Emblema di vittoria e di rinascita, si usava come ornamento nella convinzione che offrisse una vita gioiosa e pacifica, proprietà che ancora oggi identifica questa pianta prodigiosa.
Mandarino
Il nostro liquore di mandarino sardo esalta la freschezza esplosiva di questo agrume, di cui sono note le proprietà benefiche. I mandarini vengono raccolti nel mese di febbraio quando raggiungono i profumi e i gusti più intensi.
Ideale per la digestione, grazie alle sue note floreali e delicate, il suo gusto è un vero “viaggio” nella primavera sarda.
Hervas
Il gusto unico e raro della genziana, la preziosa generosità del fiore di zafferano, la lieve gentilezza della camomilla, la campestre genuinità del timo, l’animosa poeticità dell’elicriso, la serena dolcezza dei semi di finocchietto selvatico, l’isolano orgoglio delle bacche di mirto, la pastorale diffidenza delle “còccole” di ginepro e… molto altro ancora: tra erbe, spezie, fiori, frutti e radici, sono ben 33 le botaniche (la gran parte originariedell’antica e misteriosa terra di Sardegna) che, con artigianale e sapiente alchimia, abbiamo unito al fine di donare con questo nostro amaro, una magica esperienza di sublime piacere.
Dall’amorevole e profondo legame con la nostra terra, dai sui colori, dai suoi aromi, dai suoi profumi e gusti, abbiamo tratto l’ispirazione per le tinture madri che magistralmente unite tra loro, hanno dato vita alla inimitabile, unica e inconfondibile ricetta di Hervas: l’amaro digestivo di Sardegna.
Nonna Baffuta
Questo straordinario liquore, ottenuto con artigianale sapienza da estratto di radici di liquirizia, vuole essere un amorevole omaggio alle “nonne baffute” della nostra infanzia; un devoto ricordo di tutte quelle nonne di una volta che nelle loro braccia e nei loro volti bruciati dal sole avevano impresso il marchio indelebile del duro lavoro nei campi e la fatica dellla vita quotidiana ma anche il calore del focolare domestico… il profumo dei fantasmagorici ed elaborati dolci… la fragranza dei pani caldi fatti in casa… il piacere della famiglia riunita nei giorni di festa…
Erano donne tanto tenaci quanto dolci, quasi sempre madri di numerosi figli e fidate custodi di innumerevoli nipoti; donne il cui ricordo ci riporta alla memoria la dolcezza dei loro abbracci… il tenero piacere dei momenti più sereni e felici della nostra infanzia… i valori genuini e sani di un tempo antico.
Gli stessi valori e la stessa felice atmosfera che, immancabilmente potete riscoprire e assaporare in ogni sorso di questo inimitabile e magico liquore.
Immagine Olio su tela di Alessandro Tamponi (per gentile concessione dell’autore)
Mudu
Può un amaro essere depositario di un segreto anzi, di un mistero? Ebbene si, se questo amaro si chiama Mudu.
Infatti oltre a “Muto, silenzio!” che è il significato che la parola “mudu” assume generalmente in lingua sarda, ve n’è un’altro che è quello che noi abbiamo voluto dare a questo nostro inimitabile amaro di erbe: mudu è uno che “no iscoviat nudda” ossia, che non svela niente.
Ma si sa, i segreti si scoprono e i misteri, invece, si svelano; e – lo vedrete voi stessi – il nostro Mudu custodisce gelosamente un “mistero” che ostinatamente si rifiuterà di “svelare”: è il mistero della sua sapiente e arcana costruzione, della sua perfetta armonia frutto di una felice combinazione di profumi e sapori della macchia mediterranea.
E’ il mistero che cercherai di farti svelare da lui conoscendolo intimamente, assaporandolo con passione, gustandolo con amore, sorso dopo sorso.
E quando dovrai riconoscere di non essere riuscito nell’impresa, mi raccomando: non svelarlo a nessuno, fai finta di essere tu l’unico fortunato ad averne penetrato il segreto… ad aver svelato il suo più intimo e meraviglioso mister: stai… Mudu.
Il finocchio selvatico è una delle piante perenni spontanee più diffuse in Sardegna, che offre nutrimento in tutte le stagioni. Fin dall’antichità se ne utilizzavano i semi per preparare il pane, e nell’antica Grecia troviamo un curioso aneddoto. Non molti sanno infatti che la parola “Marathon”, toponimo del celebre teatro della vittoria sui Persiani e nome della più famosa disciplina olimpica, significa proprio “campo di finocchi”.
Pompia
Uno degli agrumi più rari al mondo, la pompia è un vero “unicum” della flora sarda, in particolare della Valle dei Cedri, lungo il fiume Cedrino citato nelle opere di Grazia Deledda. Secondo la leggenda, sarebbe stata introdotta nel bacino mediterraneo dopo la spedizione di Alessandro Magno in Asia e nella cultura popolare viene usata da secoli per dolci tradizionalmente associati, per la preziosità del frutto, alle più importanti festività e celebrazioni.
Mirto
Espressione della cultura sarda, il mirto è celebrato dai più importanti popoli antichi, intrecciandosi con miti e leggende. Era associato alle divinità femminili e si utilizzava come buon auspicio per i naviganti, simboleggiando l’accoglienza mediterranea. Emblema di vittoria e di rinascita, si usava come ornamento nella convinzione che offrisse una vita gioiosa e pacifica, proprietà che ancora oggi identifica questa pianta prodigiosa.
Mandarino
Il nostro liquore di mandarino sardo esalta la freschezza esplosiva di questo agrume, di cui sono note le proprietà benefiche. I mandarini vengono raccolti nel mese di febbraio quando raggiungono i profumi e i gusti più intensi.
Ideale per la digestione, grazie alle sue note floreali e delicate, il suo gusto è un vero “viaggio” nella primavera sarda.
Hervas
Trentatré tra erbe, spezie, fiori, frutti e radici della misteriosa terra delle torri nere, sapientemente unite seguendo antiche alchimie per donare una magica esperienza di sublime piacere.
Il gusto unico e raro della Pompia, il carattere deciso della Genziana, la generosità del Fiore di Zafferano, la gentilezza della Camomilla, la genuinità della Liquirizia del Cedrino, si sposano con il coraggio del Timo, l’animo poetico dell’Elicriso della Barbagia, la fedeltà dei semi di Finocchietto Selvatico, l’orgoglio delle Bacche di Mirto, la diffidenza delle Bacche di Ginepro del Gennargentu.
Da questo profondo legame con la nostra terra, che ha colori, profumi e gusti tutti suoi, abbiamo creato le tinture madre che unite tra loro danno vita all’inimitabile antica ricetta di Hervas, l’amaro digestivo di Sardegna.
Nonna Baffuta
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Mudu
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Il Liquore di Sardegna,
fatto a mano come una volta
Ogni bottiglia è realizzata totalmente a mano con un metodo tradizionale, i nostri prodotti vengono dalla nostra terra, sono la nostra storia e il nostro retaggio.
GQ Costruzioni S.R.L.
Via la Maddalena 18, 08100 Nuoro
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